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Ecobonus 2022

Eco-bonus 2022

Se parliamo di edilizia incappiamo inevitabilmente nella categoria dell’economia e finanza. Questo perché tutto ciò che riguarda edifici, costruzioni, o modifiche di una parte di essi, dobbiamo fare appello a discorsi sulle percentuali di denaro e delle specifiche norme a esse collegate. C’è da dire che sono numerosi i Bonus che quest’anno il Governo ha stabilito, e che permettono di ottenere agevolazioni sulle tasse Irpef. Si parla in questo caso del Bonus Facciate, del Bonus Prima Casa, del Bonus Caldaie, ma non solo. A questi si devono aggiungere anche l’Ecobonus.

La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato quasi tutti i bonus per l’edilizia già presenti, tra cui l’Ecobonus, fino al 31 dicembre 2024. La novità, rispetto agli anni precedenti, è costituita dall’obbligo del visto di conformità e dell’asseverazione della congruità dei prezzi, introdotta dal Decreto Antifrode (D.L. 157/2021) per prevenire i fenomeni illeciti.

Entrando nel particolare, di che parliamo quando ci riferiamo all’Ecobonus 2022?  

Con l'Ecobonus, il governo intende incentivare i lavori edili ed impiantistici volti a ridurre i consumi energetici dei nostri edifici. È un incentivo fiscale costituito da una serie di detrazioni, valide ai fini Irpef e Ires, che possono essere sfruttate per ripagarsi la totalità o una parte dei costi sostenuti per interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti. A seconda della tipologia di lavori da svolgere, l’Ecobonus prevede detrazioni dal 50 all’85% e, a determinate condizioni, può raggiungere il 110%. Inoltre, il secondo obiettivo riguarda il superamento dei combustibili fossili a vantaggio delle fonti più ecologiche, come l'energia solare. 

Chi può usufruirne?

Possono usufruire delle detrazioni Ecobonus 2022 tutti i contribuenti, compresi i titolari di reddito d’impresa, residenti o non nel territorio dello Stato, su prima e seconda casa. Nel dettaglio:

  • le persone fisiche, i condomini per gli interventi sulle parti comuni, gli esercenti arti e professioni e i nudi proprietari;
  • i titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (ma possono fruire della detrazione solo con riferimento ai fabbricati strumentali che utilizzano nell’esercizio della loro attività imprenditoriale);
  • i locatari (affittuari) o comodatari;
  • gli enti pubblici o privati che non svolgono attività commerciale;
  • le associazioni tra professionisti;
  • gli istituti autonomi per le case popolari e le cooperative di abitazione a proprietà indivisa.

La condizione indispensabile per fruire della detrazione con aliquota diversa dal 110%, è che gli interventi siano eseguiti su unità immobiliari e su edifici (o su parti di edifici) esistenti, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali (per l’attività d’impresa o professionale). Quindi, vanno bene negozi, abitazioni, laboratori, uffici, capannoni industriali, magazzini. 

Per ottenere l'Ecobonus, è necessario inviare una comunicazione all'Enea, allegando l’asseverazione del rispetto dei requisiti, a firma di un tecnico, della rispondenza dell’intervento ai requisiti richiesti dalla legge. Entro 90 giorni dal termine dei lavori, tramite modalità telematica, il contribuente deve inviare la scheda informativa degli interventi realizzati e la copia dell’attestato di qualificazione energetica.

Ora è tutto pronto, non ci resta che provare e procedere nei lavori!






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